Da Grenoble a Parma: le opere di Amedeo Modigliani alla Fondazione Magnani Rocca

Ci sono ancora pochi giorni per visitare la mostra dedicata ad Amedeo Modigliani tra le sale della Fondazione Magnani Rocca, che chiuderà il 18 luglio.

Sei sono le opere provenienti dal Musée de Grenoble, punto di riferimento nel panorama europeo nonché primo e più antico museo francese dedicato anche all’arte contemporanea, in un percorso che include opere dal XIII secolo ad oggi, oltre che antichità greche ed egiziane.

 

Musèe de Grenoble – Courtesy Musèe de Grenoble

 

L’esposizione ruota intorno alla vocazione per la ritrattistica dell’artista, punto chiave e distintivo della sua produzione. Egli trova in essa una modalità per approfondire e esprimere l’individuo nella sua intimità e nella sua essenza, descrivendone l’anima e le emozioni sopratutto grazie al tramite degli occhi, piena espressione dell’interiorità.

I cinque ritratti a matita accompagnano la nota Femme au col blanc, magistrale esempio di questa visione: la profondità degli occhi, non realistici ed estremamente profondi come spesso accade, sottolinea la sensibilità, anche grazie a quello stile essenziale, semplice ma elegante.

 

Amedeo Modigliani, Femme au col blanc – Courtesy Fondazione Magnani Rocca

 

Una formazione e un’ispirazione variegata, che va dai grandi maestri senesi a maggiori pittori contemporanei, soprattutto francesi, che si riflette nel percorso di visita che circonda le opere scelte con capolavori contemporanei di artisti d’oltralpe e non.

Ne è infatti esempio Severini, che come Modigliani ha trascorso parte della sua vita a Parigi, entrando con lui in contatto e dimostrando il segno che in lui aveva lasciato nella sua autobiografia, una volta mancato l’amico: “Per molto molto tempo gli artisti portarono, non nelle apparenze ma in fondo al cuore, un lutto profondo per la perdita di questi due esseri da tutti indistintamente stimati e amati” – riferendosi alla morte di Amedeo Modigliani prima e della sua musa Jeanne Hébuterne poco dopo, nel 1920).

 

Amedeo Modigliani, Portrait d’homme – Courtesy Fondazione Magnani Rocca