Il Paradiso a Siena: svelato il pavimento marmoreo del Duomo

Dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 18 ottobre 2023 nella Cattedrale di Siena verrà scoperto  si scoprirà lo straordinario pavimento marmoreo, solitamente protetto dal calpestio dei visitatori tranne che per  due finestre temporali all’anno. Si tratta di un capolavoro assoluto nella storia dell’arte, sia per la tecnica di realizzazione ma anche per il grande valore simbolico ed iconografico, creato in oltre cinquecento anni, dal Trecento all’Ottocento. 

Interno della Cattedrale di Siena
Courtesy Opera del Duomo di Siena

Il tappeto di marmo, costruito attraverso la tecnica del commesso marmoreo e del graffito, ha visto la collaborazione dei più importanti maestri senesi, tra cui Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni e Domenico Beccafumi. Quest’ultimo, in particolare, rinnovò la tecnica del commesso marmoreo dando vita a sorprendenti sfumature chiaro-scure, tra cui lo spettacolare fregio con Mosè che fa scaturire l’acqua dalla roccia.

Il pavimento è pensato per trasportare il visitatore in un percorso di meditazione e purificazione, passando per la raffigurazione di filosofi e profeti, delle sibille e delle storie dell’Antico Testamento. La navata centrale è l’assoluta protagonista grazie all’alternarsi di figure allegoriche e scene narrative, con la figura di Ermete Trismegisto, primo grande teologo dell’antichità, ad accogliere i visitatori appena dopo l’ingresso.

Particolare del pavimento della Cattedrale di Siena
Courtesy Opera del Duomo di Siena

A questa opera monumentale è stato dedicato un libro di Marilena Caciorgna, docente di iconografia e tradizione classica dell’Università degli Studi di Siena, attiva nell’ambito della valorizzazione del patrimonio artistico dell’Opera del Duomo. Il volume, frutto di oltre trent’anni di lavoro, analizza in modo minuzioso le raffigurazione e spiega il messaggio promulgato dall’apparato iconografico della pavimentazione.