Il Victoria&Albert Museum di Londra: i nuovi progetti di ampliamento

Il Victoria&Albert  di Londra, uno dei più importanti musei di arte applicata a livello internazionale, sta attraversando un periodo di forte rinnovamento. Lo scorso 25 maggio ha aperto al pubblico  il nuovo spazio aggiuntivo del Photography Centre, diventando così il più grande centro fotografico dotato di una collezione permanente nel Regno Unito. Inoltre, è stato recentemente completato il progetto che riguarda i depositi del Museo a East London, che apriranno al pubblico nel 2025 e in cui è già iniziato il trasferimento di oltre 250mila oggetti, con quello che è stato definito “il più grande trasloco del Regno Unito”.

Render del nuovo Photography Centre al V&A
Courtesy Victoria and Albert Museum

La raccolta fotografica de V&A è tra le  più imponenti al mondo, con oltre 800mila reperti tra cui fotografie, negativi, attrezzature fotografiche, libri e manuali. Le stampe fotografiche, che fino a d’ora non erano mai state completamente fruibili, lo saranno grazie al progetto di ampliamento che comprende ben sette gallerie, seguendo l’obiettivo di esporre il maggior numero di opere parte della collezione permanente. Centrale il tema della sinergia tra passato e presente, perfettamente rappresentato all’interno del percorso espositivo grazie all’ampia raccolta di fotografie storiche e recenti,  che dialogano tra loro creando nuovi significati.

Oltre all’ampliamento degli spazi, è in atto un fitto programma di attività, nuove acquisizioni, con sempre più progetti che riguardano la ricerca, lo sviluppo e la formazione. 

Un render dell’interno del V&A East Storehouse
Courtesy Diller Scofidio + Renfro

Parlando invece del V&A East Storehouse, che aprirà ai visitatori nella primavera del 2025 assieme al vicino V&A East Museum, è stato disegnato dallo studio di archistar newyorkesi Diller Scofidio + Renfro, capaci di creare uno spazio dove il visitatore non è separato dall’oggetto esposto, ma è chiamato ad avvicinarsi ad esso senza barriere. L’esperienza di visita, autonoma e fortemente suggestiva, permette alle opere e agli utenti di condividere gli stessi ambienti controllati climaticamente. Tra gli altri oggetti esposti nel V&A East Storehouse ci sarà la «Ninfa dormiente» in marmo di Antonio Canova, completata dal suo studio nel 1824, due anni dopo la morte dello scultore. Gli oggetti conservati saranno inoltre disponibili per effettuare ricerche in apposite sale studio.