L’arte dell’assurdo e dell’impossibile: Escher al Palazzo Ducale di Genova

Una fortuna sudata e non scontata quella dell’arte di Maurits Cornelis Escher, che ad oggi è sicuramente uno degli artisti grafici più noti e apprezzati nella contemporaneità, grazie a immagini e mondi immaginari che stupiscono e incantano, che fanno riflettere e sognare.

Una passione che inizia fin dalla gioventù, nonostante la sua abilità sia inizialmente oggetto di molte critiche e pochi riconoscimenti. Una carriera cominciata con una produzione dedicata al paesaggio, traendo particolare ispirazione dalle meraviglie di quello italiano che si trova a conoscere e visitare.

 

Maurits Cornelis Escher, Pentedattilo, Calabria, 1930 – Courtesy Arte

 

La riflessione sul mondo esteriore viene poi fortemente sostituita da quella per il mondo interiore (forse anche a causa della minore emozione che gli suscitava il paesaggio svizzero), ma che sopratutto risulta essere una necessità primaria da esplorare.

Da qui si avvia quella esplorazione della compenetrazione tra mondi differenti: il risultato è una rappresentazione dello spazio complessa e irreale, in cui diversi punti di vista che convivono insieme dando vita a una sorta di tridimensionalità, sostenendosi spesso con l’utilizzo di specchi.

Un approccio che è sempre stato più scientifico che artistico, “Mi sento spesso più vicino ai matematici che ai miei colleghi artisti” ammise Escher stesso dimostrando che la più certa razionalità da un lato e la più completa irrazionalità dell’arte dall’altro si sposavano perfettamente nelle sue opere.

 

Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935 – Courtesy Theartpostblog

 

L’impossibilità nella matematica, la fantasia della geometria, troveranno da settembre la loro massima espressione al Palazzo Ducale di Genova, con la più grande mostra monografica mai dedicata all’artista, che è ennesimo esempio del fermento culturale che animerà il prossimo autunno.

Più di duecento opere si snoderanno nelle otto sezioni del percorso espositivo, facendoci ripercorre la sua vita e insieme la sua carriera, in un’evoluzione incredibile ma lineare dei frutti della sua genialità.

 

Courtesy Palazzo Ducale Genova