L’attualità in una delle opere fondanti della Net Art

“My Boyfriend Came Back from the War” (1996) dell’artista russa Olia Lialina può essere considerato un classico della Net Art degli anni ’90, in quanto rappresenta una delle prime opere basate sull’interazione fra il pubblico e il mezzo digitale attraverso una serie di hyperlink, costruiti in successione per creare una narrazione non lineare: questa corrente si basa infatti sull’utilizzo di Internet come medium, nascendo in un decennio in cui il Web stesso era gli arbori della sua affermazione. Combinando immagini in bianco e nero, parole e frasi, Lialina evoca l’incontro tra due amanti che sono stati separati per molto tempo dalla guerra.  

Lo schermo di un computer mostra uno dei frame narrativi dell’opera “My Boyfriend Came Back from the War” di Olia Lialina.
Courtesy Electronic Literature

Partendo da una semplice schermata nera, l’osservatore è portato a cliccare su una scritta bianca in alto a destra, iniziando ad immergersi nel racconto costruito dall’artista. La finestra si divide in cornici più piccole, che a loro volta mostrano nuovi link e nuove sfaccettature della storia. Quella che potrebbe sembrare una vicenda personale viene così generalizzata e resa fruibile a tutti, denunciando una condizione comune ad ogni periodo di guerra. 

L’aspetto ludico è un lato importantissimo nelle tecnologie digitali in genere, a maggior ragione in questi primi pionieristici approcci all’arte di rete. Seguendo le istruzioni dell’artista, infatti, l’utente viene guidato attraverso i blocchi narrativi, sentendosi parte della storia e complice della vicenda. 

L’osservatore è immerso in un mondo familiare, simile a quello dei videogame, potendo partecipare non solo come personaggio interno al racconto, ma anche come nuovo regista, amplificando la percezione di coinvolgimento e di gioco. L’interazione con l’opera restituisce quella sensazione potente ed emotiva che fino quel momento era rimasta legata ad altri media, soprattuto a quello cinematografico. MBCBFTW, classificato per questo motivo anche come “netfilm”,  testimonia il principio della trasformazione della New Media Art ad una particolare narrativa filmica, che si avvicina e si adatta alle nuove modalità percettive delle giovani generazioni. 

Olia Lialina, Autoritratto, 2018.
Courtesy Olia Lialina

Il lavoro di Olia Lialina è stato negli anni più volte revisionato e reinterpretato, tanto da spingere la stessa artista a creare una lista aggiornata di tutte le rivisitazioni dell’opera, considerate come vere e proprie estensioni dell’originale. Le caratteristiche MBCBFTW, sia per quanto riguarda lo stile narrativo e il media utilizzato, sia per le tematiche affrontate, la rendono ancora oggi una pietra miliare della NetArt di dirompente attualità.