Hypervenezia: i festeggiamenti di Palazzo Grassi per il compleanno della città

Roma non fu costruita in un giorno, e tanto meno Venezia. Tuttavia, così come accade per ogni processo storico, si sente il bisogno di scegliere una data – più o meno precisa – per ricordare e festeggiare di anno in anno l’inizio della storia della città.

In questo caso si parla del 25 marzo 421, quando si dice fu posta la prima pietra per la consacrazione della chiesa di San Giacometto proprio in quel luogo in cui oggi si erge il ponte di Rialto, come riportato dal “Chronicon Altinate”, fondamentale e più antica raccolta di documenti sulla città lagunare.

Senza pretese di certezza, si sono festeggiati quindi nel 2021 i 1600 anni di Venezia e ad oggi tocca a Palazzo Grassi consacrare questa ricorrenza, unendola all’inaugurazione per la riapertura dopo sei mesi di manutenzione.

 

Palazzo Grassi – Courtesy Inexhibit

 

“Hypervenezia” si sviluppa sotto la curatela di Matthieu Humery, già curatore della Collezione Pinault, dando luce e spazio al “Venice Urban Photo Project” di Mario Peliti. La sua idea nasce nel 2006, ripercorrendo un intento archivistico con quel rigore tipicamente otto-novecentesco di maestri come Atget e Basilico.

Peliti vuole sistematicamente mappare i sestrieri della città, con fotografie in bianco e nero e prive di persone in modo offrire coerenza e unitarietà, in una sorta di dimensione temporale parallela ma che possa riportare un’immagine fuori da ogni tempo e al contempo rappresentativa della Venezia del nuovo millennio.

 

Mario Peliti, Castello, Via Garibaldi, 2015 (Venice Urban Photo Project) – Courtesy Palazzo Grassi

 

L’esposizione si sviluppa attorno a tre installazioni: la prima permette un’ideale percorso tra le varie zone della città che si snoda attraverso la visione di 400 delle fotografie sopracitate, una mappa composta da 900 immagini geolocalizzate e un video in cui 3000 fotografie sono accompagnate dalle note musicali di Nicolas Godin.

Un evento che concluderà la programmazione annuale dell’istituzione veneziana e i festeggiamenti che si sono svolti nel corso dell’anno, ma anche un’esperienza a 360° per scoprire e riscoprire un luogo che sempre sarà avvolta da quell’aura magica, tanto per i turisti quanto per i locali.

 

Mario Peliti, Castello, San Francesco de la Vigna, 2020 (Venice Urban Photo Project) – Courtesy Artemagazine