Il felice sodalizio tra ceramica e fotografia: Luigi Ghirri e Marazzi

Avevamo già approfondito l’avvicinamento del nome di Luigi Ghirri alle ceramiche in occasione della mostra realizzata da Mutina. In questo altro caso però, ci troviamo ad analizzare un rapporto che era nato già qualche decennio fa e che oggi ritrova la sua più piena celebrazione.

Marazzi nasce nel 1935 dall’intuizione del suo fondatore Filippo, che avvia quella semplice attività che negli anni migliorerà e si ingrandirà, passando da un mercato localizzato alla fama internazionale, rendendo la lavorazione artigiane un processo pienamente industriale e all’avanguardia.

 

Luigi Ghirri – Courtesy Repubblica

 

La relazione commerciale ma al contempo creativa di Ghirri con Marazzi nasce nel 1975: gli scatti costituiscono un nucleo inedito di fotografie da sempre parte degli archivi dell’azienda emiliana. Nate con fini pubblicitari, si inseriscono in realtà perfettamente nella carriera del fotografo senza essere contornate da un’aura puramente legata al business.

Ghirri dà quindi vita al progetto Portfolio Marazzi, che è un’occasione di ricerca in cui la ceramica non è superficie fisica ma spazio mentale. Il nucleo di immagini ottiene oggi l’attenzione che merita, grazie a un libro, un sito e un progetto espositivo, proiettando nuova luce su capolavori troppo a lungo rimasti inediti.

 

 

“Luigi Ghirri. The Marazzi Years 1975- 1985” è la mostra che dal 16 settembre ospita una selezione di queste opere, presso il Palazzo Ducale di Sassuolo grazie alla collaborazione delle Gallerie Estensi in collaborazione con l’Archivio Luigi Ghirri e Marazzi Group. Evento che già aveva avuto un’anticipazione qualche mese fa si Musei Civici di Reggio Emilia (dove è stata inaugurata una sezione permanente dedicata all’artista) e che continuerà con la trasposizione dell’esibizione presso l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi.

“La ceramica ha una storia che si perde nella notte dei tempi. È sempre stata un ‘oggetto’ su cui si vengono a posare altri oggetti: i mobili, i gesti, le immagini, le ombre delle persone che abitano quegli spazi”, commentava Ghirri stesso: il progetto nasce proprio con l’intento di riportare l’attenzione sul valore di questo patrimonio artistico, che sublima l’artigianalità della produzione ceramica.

 

“Luigi Ghirri. The Marazzi Years 1975- 1985”, Palazzo Ducale di Sassuolo – Courtesy Sassuolo2000