Il rilancio di Tiffany in compagnia di Basquiat, Jay-Z e Beyoncé

Una coppia di star, un diamante da capogiro, un capolavoro quasi mai visto dal pubblico di uno degli artisti più quotati degli ultimi anni, un brand che ha fatto di un colore il suo tratto distintivo.

Sono questi gli ingredienti dell’ultima, riuscitissima, impresa comunicativa del gigante Tiffany & Co: un campagna che conferma la sua posizione sul mercato, ma apre le porte alla volontà di un’ascesa che si è aperta con il 2021, grazie alla non esattamente economica acquisizione da parte di LVMH.

 

Courtesy Tiffany & Co.

 

Era inizio gennaio quando il colosso francese del lusso ha speso la modica cifra di 15,8 miliardi per accaparrarsi Tiffany, annunciando un cambio di management non indifferente, tra cui spicca il nome di Alexandre Arnault, uno dei figli del più rinomato Bernard, che diventa vice presidente esecutivo e responsabile della comunicazione del brand.

Se le strategie annunciate per il futuro erano tutte incentrate su innovazione e crescita, sarà proprio suo il merito dell’ultima campagna pubblicitaria?

Le foto diffuse negli ultimi giorni hanno suscitato non poco interesse: in primis per la presenza di una delle coppie più amate del mondo musicale e dello showbiz, Jay-Z e Beyoncè. Lei, tubino nero e al collo il noto diamante giallo di Tiffany, finora indossato solo da Mary Whitehouse, Audrey Hepburn and Lady Gaga.

 

Courtesy Tiffany & Co.

 

Lui, completo nero e un’acconciatura che richiama immediatamente quella di un ben noto artista. Un richiamo che non per caso è corrisposto da quella grande opera a sfondo azzurro. Nulla succede per caso: terzo protagonista presente nell’assenza di queste immagini è proprio Basquiat e quel quadro è proprio parte integrante della campagna “About Love”.

La tela “Equals Pi” è stata da poco acquistata dalla famiglia Arnault per qualche milione di dollari, e verrà presto esposto nel negozio di New York, sulla Fifth Avenue. Un’opera poco conosciuta, ma che era passata nelle preziose mani di altri membri dell’elitè dei gioiellieri: apparteneva infatti alla famiglia Sabbadini di Milano (nel loro salotto era infatti stato fotografato proprio qualche anno fa).

 

Courtesy @alexandrearnault – Instagram

 

Ma quel colore che la domani sembra quasi un vero e proprio richiamo al Blue per eccellenza, quello di Tiffany: una fatalità o un omaggio? Lo stesso Arnault junior afferma che non ci sono fonti che confermino un legame, ma si sapeva che l’artista “amava New York, il lusso e i gioielli”. Non può essere quindi una casualità: “Il colore è così specifico che deve essere una sorta di omaggio”.

E quale scelta comunicativa migliore poteva essere fatta per dare nuova luce al colore della Maison: tutta l’attenzione è attirata da quell’opera, forse per la prima volta unico luogo il cui il tanto amato azzurro si trova. Ma dopo un inizio così frizzante, che altre novità possiamo aspettarci dal gigante della gioielleria?