Il TPC colpisce ancora: sequestrate 500 (false) opere di Francis Bacon

È stata un’efficace collaborazione tra l’operato del Nucleo TPC dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Bologna a portare all’arresto di una serie di indagati, e contemporaneamente al sequestro di circa 500 opere falsamente attribute a Francis Bacon.

I sequestri e le vicende che hanno portato a questo risultato erano iniziati in realtà qualche anno fa, nel 2018, quando i Carabinieri nell’ambito della cosiddetta “Operazione Paloma” avevano scovato un traffico illecito di opere d’arte contemporanea che includeva, tra i grandi nomi, anche due disegno proprio dell’artista.

 

Courtesy cultura.gov.it

 

I sequestri di opere a firma Bacon erano proseguito nel 2020, grazie alle indagini sulla non autenticità e sui movimenti finanziari dei soggetti coinvolti, per giungere a un bottino di altre 13 di opere.

Ad oggi, è stata confermata effettivamente confermata la non autenticità di quelle centinaia di opere, tutte appartenenti a una stessa collezione italiana di cui in questi anni era stata percepita la falsità, nonostante i tentativi di accreditamento da parte degli indagati con informazioni relative a esposizioni e cataloghi per facilitarne la vendita sul mercato.

 

 

Decine di militari sono stati coinvolti nella riuscita operazione, che oltre alla requisizione diretta dei beni ha portato anche al sequestro del denaro ricavato dalla truffa.

Un risultato che si aggiunge ai già numerosi esiti positivi delle operazioni messe in atto negli ultimi anni dalle forze dell’ordine relative al commercio illecito di opere d’arte e beni culturali, falsi o derivanti da furti, come testimonia il caso del collezionista piemontese che ha portato alla confisca di un patrimonio da 80.000€ e che è stato restituito allo Stato nel maggio 2021.