La lotta coreana al patriarcato raccontata a Venezia dall’artista Oh Myung Hee

L’artista Oh Myung Hee, in mostra a Palazzo Mora a Venezia, ci fa ripercorrere la linea temporale della cultura coreana fino a giungere al secondo dopo-guerra. 

Oh Myung Hee ci racconta la storia della conquista dei diritti e del riconoscimento femminile, i cui movimenti sono iniziati proprio in un periodo di miseria e di ricostruzione di un popolo esausto, in particolar modo in seguito alla Guerra di Corea. 

Oh Myung Hee, Nostalgia, 2022 – Courtesy Oh Myung Hee

Le donne hanno trovato da qui il seme del coraggio, e lo hanno coltivato sino alla ribellione nei confronti del patriarcato. 

L’artista racconta che la voglia di riesplorare questo periodo della storia del suo paese è nata dal ritrovamento di una foto di famiglia. La fotografia ritraeva suo suocero con a fianco due donne: moglie e concubina, costrette a vivere insieme e a servire il capo famiglia, costrette a soffocare ogni aspirazione e diritto. 

Oh Myung Hee, The days were snowy but warm, 2022 – Courtesy Oh Myung Hee

La svolta fondamentale, per la presa di coscienza delle donne coreane fu l’arrivo in Giappone, nel 1953, dell’icona americana Marylin Monroe. La sua esibizione di fronte ai 17.000 soldati svelò a ognuna la potenza della femminilità. 

È proprio un’affermazione dell’attrice americana che ispira il titolo della mostra “It was snowing but I felt warm”.

In questa esposizione, Oh Myung Hee incarna il potente prisma della femminilità e della libertà nei volteggianti petali del fior di pesco, tra cui volano libere graziose rondini e farfalle. Fanno da sfondo le antiche foto di famiglia.

Oh Myung Hee, The days were snowy but warm, 2022 – Courtesy Oh Myung Hee

Risuonano potenti le parole dell’artista, che afferma un forte messaggio di fiducia, rivolto a ognuno di noi: “Proprio come nella vita, le mie opere mirano a comunicare che, sebbene affrontiamo dolore, conflitti e innumerevoli difficoltà, la primavera torna in giro, e proprio come i fiori sbocciano, così accade anche per la speranza e il calore”.