L’arte si tinge di rosa: mostrerò cosa può fare una donna

Il 25 Novembre 2020 è uscito su Amazon Prime Video il docu-film sulla vita di Artemisia Gentileschi, la prima pittrice donna “socialmente riconosciuta” in quanto tale. Artemisia nasce a Roma l’8 luglio del 1593 e seguendo le orme del padre, anch’egli artista, si avvicina alla scuola caravaggesca divenendone una delle principali esponenti.

Non staremo qui a dilungarci troppo sulla sua biografia, che rimane comunque strabiliante per una donna vissuta nella sua epoca e che vale la pena approfondire, ma ci soffermeremo su una frase che l’ha resa (se possibile) ancora più celebre, “Mostrerò cosa può fare una donna” . Ebbene sì, all’epoca Artemisia intuiva già che le donne avrebbero potuto fare tanto e chissà quanto sarebbe stata orgogliosa della svolta rosa, chiamiamola così, che l’arte ha preso secoli dopo la sua nascita.

 

Courtesy of Barbara Kruger

 

La salutiamo e atterriamo, infatti, negli anni sessanta: un periodo a dir poco caldo sul fronte dei diritti civili, con imperanti proteste contro la guerra del Vietnam e una generale atmosfera di cambiamento.

È esattamente in questa cornice che le prime artiste hanno iniziato a far sentire la propria voce con l’intento di scardinare un sistema dell’arte tutto al maschile. Il movimento femminista, però, raggiunge la sua maggiore notorietà negli anni ’80 quando, dopo vent’anni di sperimentazioni, riesce ad introdurre nel sistema dell’arte medium innovativi come la Performance e Body art o la stessa Video Art. Tra le fila delle principali esponenti si trovano Miriam Schapiro, Faith Ringgold, Judy Chicago, Carolee Schneemann, Martha Rosler, Barbara Kruger, Hannah Wilke, Ana Mendieta e Jenny Holzer.

 

Courtesy of The Women’s Studio

 

 

Con un altro salto temporale, arriviamo ai giorni nostri.
Le conquiste tutte al femminile sono tante e fortunatamente riguardano diversi settori come ad esempio il diritto, la politica, il lavoro e la salute. Solo per citarne alcuni.

E l’arte?

Potrebbero volerci giorni per descrivere tutte le iniziative artistiche che sono state portate avanti all’insegna del femminismo, motivo per il quale ne abbiamo scelta una su tutte: il Collettivo Claire Fontaine.
Il Collettivo nasce a Parigi nel 2004 e si classifica come arte neo concettuale e ready-made.

 

Courtesy of Gomoda

 

Sono loro le scritte al neon che hanno animato la sfilata di Dior Autunno Inverno 2020 – 2021. Un meraviglioso inno al potere delle donne, alla forza rivoluzionaria che portano dentro di loro e al bisogno che ha il mondo di ascoltarle.