Mickalene Thomas: l’artista che stravolge la rappresentazione della femminilità nell’arte

La figura femminile viene da sempre rappresentata, nella storia dell’arte, nelle sue svariate sfumature: c’è chi ne celebra la bellezza, chi ne risalta le forme e chi ne loda l’audacia. Tradizionalmente però, è costantemente stato lo sguardo maschile ad interpretarle. 

Ma cosa accade invece quando è una donna ad interpretare la femminilità? 

Mickalene Thomas, artista afroamericana nata nel 1971 in una cittadina del New Jersey, ce lo ha mostrato. 

L’artista dichiara infatti che vi è un vuoto nella storia dell’arte sul racconto femminile del corpo della donna, e in particolare della donna nera: la maggior parte delle opere rappresenta donne bianche  rappresentate da uomini bianchi. Comprende quindi che è la prospettiva stessa dell’osservatore ad influenzare la percezione della storia, e così inizia la sua battaglia contro il predominio dello sguardo maschile nell’arte. 

Mickalene Thomas, Racquel Come to Me, 2019 – Credits: Kavi Gupta

La sua tecnica artistica è radicata nella Pop Art, ma viene influenzata anche da riviste di moda e dal genere cinematografico blaxploitation. Tramite acrilico, strass e smalto , realizza così dei ritratti raffiguranti per la maggior parte donne nere, di cui celebra il corpo, la sessualità e il potere.
I soggetti delle opere sono provocatori oltre che provocanti, fieri della propria femminilità. 
Lo sguardo di queste donne non è timido e fugace ma diretto all’osservatore, esaltandone la forza. 

Un manifesto significativo è il dipinto “Le déjeuner sur l’herbe: le trois femmes noires”, realizzato nel 2010, in cui l’artista ripropone la celebre iconografia “Le déjeuner sur l’herbe” (il pranzo sull’erba) di Edouard Manet. 

Mickalene Thomas, Le Dejeuner sur l’herbe: Les trois femmes noires, 2010 – Credits: Librado Romero – Courtesy: The New York Times

Già Manet nel 1863 aveva abbattuto dei tabù con quest’opera: i protagonisti sono due uomini moderni parigini e la figura femminile, rappresentata nella sua nudità, non è una figura mitologica o religiosa, bensì una donna comune. 

Mickalene Thomas trasforma e ripropone in chiave moderna questa iconografia sostituendo i tre soggetti con sensuali e bellissime donne nere, a cui fanno da sfondo audaci riferimenti alla cultura Pop e all’arte africana. 

Thomas ci racconta così il mondo da un’altra prospettiva, prorompendo nella scena dell’arte contemporanea: viene infatti considerata una delle artiste più interessanti del momento.