Un milione di immagini online per il Courtauld Institute of Art

Il Courtauld Institute of Art di Londra ha recentemente completato un lungo processo di digitalizzazione che ha portato a fine aprile alla pubblicazione di circa un milione di rarissime foto facenti parte della Conway Library Collection. Il progetto, iniziato nel 2017, ha coinvolto oltre 14.000 volontari di tutte le età addetti alla catalogazione e alla rilevazione delle immagini, diventando così il più grande programma partecipazione del pubblico nella storia dell’istituzione. 

La Bankside Power Station a Londra, oggi Tate Modern, architetto Sir Giles Gilbert Scott, 1957-60
Courtesy Courtauld Institute of Art

La collezione della Conway Library comprende oltre un milione di immagini risalenti agli albori della fotografia sino ai giorni nostri, includendo riproduzioni e ritagli inediti di architettura, scultura, pittura e arti decorative. Il cuore della collezione nasce nel 1932 dai possedimenti del giornalista, politico e storico dell’arte Lord Conway of Allington. Da quel momento, la biblioteca ha arricchito la raccolta con continuità, adoperandola come strumento di insegnamento e ricerca. 

I partecipanti, la maggior parte dei quali senza nessun tipo di esperienza in ambito di conservazione e digitalizzazione, hanno avuto la possibilità di seguire dei corsi specifici sulla fotografia museale e sulla catalogazione. Tom Bilson, Head of Digital Media alla Courtauld e direttore del progetto, ha spiegato come programmi come questo, basati sulla partecipazione diretta, abbiano l’opportunità di cambiare completamente un’organizzazione, allineandola ai bisogni e alle necessità dei nuovi pubblici che altrimenti non sarebbero stati ascoltati. 

Gaiety Theatre, Dublino, 1905.
Courtesy Coultaurd Institute of Art

Al cuore del progetto di digitalizzazione della Conway Library si trova l’impegno a rispettare l’essenza del materiale fotografico come oggetto fisico, includendo il contesto originale dell’immagine concreta senza ritagli, con l’uso di luci apposite per rivelarne la composizione e la texture. 

Le opere digitalizzate ad alta definizione sono accessibili gratuitamente al pubblico dallo scorso 28 aprile.