Una gita al museo. Si, ma di Beeple.

Beeple (nome di battesimo, Mike Winkelmann), è saltato agli onori della cronaca grazie alla vendita da record, messa a segno da Christie’s nel mese di Marzo, di “Everydays: The First 5000 Days” per ben 69 milioni di dollari.

Bene, qualora siate suoi estimatori o semplicemente curiosi, alcune delle sue opere sono ora visibili in un museo.

Gli spazi – virtuali, è scontato dirlo – sono stati progettati da Voxel Architects, uno studio di designer digitali, a loro volta ingaggiati da Metapurse, il più grande fondo di NFT al mondo.

Il museo, che prende il nome di B.20 Museum, è stato realizzato su tre piattaforme, Decentraland, CryptoVoxels e Spazio Somnium.

Insomma, se mai aveste pensato che si sia giocato al risparmio per la sua realizzazione, vi sbagliate di grosso: la somma spesa per il progetto è di ben 2,7 milioni di dollari, una cifra che è di poco superiore al valore delle opere “esposte” che raggiunge i 2,2 milioni di dollari.

 

Museo B20 – Vista su parte dell’installazione – Courtesy di Artnet News

 

Come fare per visitare il museo?

Funziona un po’ come un videogioco.

Vi si entra tramite un avatar digitale che ne esplorerà i corridoi al vostro posto.

Tra le opere incluse nel museo, quelle che incontrerete “appese ai muri” saranno “The Passion of the Elon” (La passione di Elon – è ovviamente Musk l’Elon in questione che viene rappresentato crocifisso) e Shrek Too (Anche Shrek – si, proprio l’omonimo orco del cartone animato).

L’interno di B.20 Museum è uno spazio scuro, si accede ad una lobby con una fontana centrale – esatto, non è una scala – e si possono visitare i tre piani di cui è composto con degli ascensori in cui è presente la mappa del museo. Scegliendo quale piano si vuole visitare, ci si viene direttamente trasportati.

 

B.20 Lobby – Screenshot da CryptoVoxel – Courtesy Artnet

 

B.20 è, stando a molti, una previsione di quello che potrebbe essere effettivamente il futuro dell’arte e della sua fruizione, ma per adesso nasce con il dichiarato intento di creare una comunità di amanti del genere e ovviamente di collezionisti.