Venezia non finisce mai di festeggiar(si)

In questo travagliato anno, numerosi hanno voluto essere gli appuntamenti a Venezia per celebrare l’importante anniversario dalla fondazione della città; tuttavia questa tempesta di festeggiamenti non ha invaso solo la terra veneta.

 

Il mito di Venezia: da Hayez alla Biennale, Castello di Novara – Courtesy Novaratoday

 

Infatti, fino alla prossima primavera è possibile visitare la mostra dedicata presso il Castello Visconteo Sforzesco di Novara: Il mito di Venezia: da Hayez alla Biennale, che attraverso le sue sale diventa un viaggio tra gli artisti di Ottocento e Novecento, con una particolare attenzione dedicata ai generi: dalla pittura di storia rappresentata da Hayez alla pittura di paesaggio con un focus monografico su Guglielmo Ciardi, per poi passare alla pittura dal vero con una nuova riflessione su Luigi Non, con un fil rouge che guida la visita rappresentato dall’influenza dei vari esponenti sulla pittura veneziana e sul suo svolgersi nei decenni.

Il percorso si conclude infatti analizzando come questi pittori, e di conseguenza la pratica artistica veneziana in toto siano state influenzate dagli scambi culturali, con figure anche straniere, grazie al mezzo della Biennale d’Arte.

 

Ippolito Caffi, Venezia Palazzo Ducale, 1858 – Courtesy Itinerari nell’Arte

 

Tornando in città, e più nello specifico nel suo luogo simbolo per eccellenza, la storia viene raccontata attraverso le crisi e le problematiche che nei secoli l’hanno colpita, per dare risalto ai cambiamenti che ne sono invece poi conseguiti.

A Palazzo Ducale, Venetia 1600. Nascite e rinascite parla tramite opere d’arte, oggetti e documenti in un racconto a tappe che parte dalla mitologica nascita per proseguire nel commercio, negli incendi e nelle epidemie, attraverso l’acqua alta.

 

Venetia 1600. Nascite e rinascite – Courtesy Palazzo Ducale

 

Nuove e diverse prospettive vogliono quindi dare una visione ampia e completa dello splendore della città nonostante le difficoltà, dall’inizio come ancora a oggi, in un immaginario che ha sempre colpito chi l’ha vissuta in prima persona come chi attraverso l’arte ha voluto lodarla e ricordarla.